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Premio al Quirinale alla donna di Alcamo che disse no alle nozze riparatrici

Il presidente della Repubblica Napolitano darà un riconoscimento alla siciliana che nel 1965 subì uno stupro e fece arrestare i suoi aguzzini

PALERMO. «Ribellatevi. Quando vola il primo schiaffo, denunciate subito e lasciate il vostro uomo. Non perdete tempo, loro non cambiano»: l’appello di Franca Viola è più di un monito. Sono le parole di chi la storia l’ha scritta e l’ha cambiata. È il messaggio di una delle donna più coraggiose che il mondo abbia mai conosciuto. Perché negli anni Sessanta, in Italia, se subivi uno stupro, dopo era considerato normale sposare l’aggressore per sanare il reato. Ma Franca Viola, originaria di Alcamo, in provincia di Trapani, nonostante fosse allora appena diciottenne, rifiutò il matrimonio riparatore e fece arrestare i suoi aguzzini. «Fu una scelta normale dettata dal cuore», ha sempre detto.
Oggi, nel giorno della festa della donna, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, premierà Franca Viola, perché col suo coraggio portò all’abolizione della terribile legge 544, grazie alla quale bastava sposare lo stupratore per estinguere il reato. Accompagnata dal figlio Mauro e dalla nuora Barbara, Franca salirà alle 11 in Quirinale per ricevere l’onorificenza Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.UN SERVIZIO NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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