E’ stato presentato alla stampa il neo allenatore del Trapani, Francesco Baldini, ex allenatore della Primavera della Juventus. Nel parlare di lui, il diesse Rubino ha indicato che “Oggi è una giornata importante perché siamo all’inizio di un nuovo percorso. Prendendo Baldini abbiamo cercato di mantenere determinate caratteristiche seguendo un certo tipo di idea, di concetto e qualità umane. Sono contento che ha accettato con molto entusiasmo”.
Per Baldini il ringraziamento “nei confronti di chi ha creduto in me. Ripagherò questa fiducia. Non mi spaventa il lavoro che mi aspetta. Sono amante del campo. Ci starei giornate intere. Quello che sta nascendo a Trapani penso che sia qualcosa di importante. Con il direttore è bastato poco per intenderci. Mi ha convinto in maniera molto semplice. Poi ho notato negli occhi di tutti, tanta voglia di fare, molta ambizione. Fare quello che è stato realizzato l’anno scorso significa che qui c’è qualcosa di importante.
C’è una lista di giocatori che rimarrà con noi. I concetti di calcio di Italiano sono quelli miei. Siamo alla ricerca di uomini a prescindere dall’età. Gente che ha fame. Veri uomini. Il lavoro sarà duro- ha proseguito il tecnico- non sono un sergente di ferro, però sotto il punto di vista professionale pretendo il massimo, l’anima. Perché se ogni allenamento vien fatto bene, poi in campo si andrà forte. Voglio uomini pronti a lottare, come hanno fatto l’anno scorso. Ho fame di imparare. Nel calcio ho un’esperienza trentennale e ho pure fatto la gavetta. Mi sento pronto. La mia voglia di far bene è grande”. Sull’andamento del mercato, Baldini ha risposto che “non farò mai i nomi di giocatori, indicherò le caratteristiche, il resto tocca al direttore. Sentirò Italiano in questi giorni. Riguardo al gioco mi sento di dire che non è una questione di modulo che potrebbe pure essere quello che conoscete. Faccio fatica a parlare di modulo perché lo vedo come una cosa disegnata.
Per me il calcio è movimento, occupazione di spazi. Le mie partite hanno sempre un obbligo, do la palla e mi muovo. Possiamo disegnare quel che vogliamo ma in campo è diverso. Mi piacciono gli interscambi di ruoli, i giocatori con determinate caratteristiche. Quello che mi ha fatto innamorare della squadra dell’anno scorso non è il modulo ma quello che ci mettevano i giocatori in campo e le loro caratteristiche. Sono un amante della fantasia, di chi salta l’uomo, di chi ha una grande tecnica, uno che ha determinate caratteristiche lo metterei anche in porta”. Riguardo alla difesa che deve essere molto rinforzata, Baldini ha dichiarato che “i difensori esperti fanno la differenza però devono avere coraggio e sapersi muovere in avanti. Per quando concerne l’età dei giocatori, non esistono differenze. Tutti devono lavorare alla stessa maniera”. Infine una battuta sul direttore Rubino: “per le caratteristiche che cerco, la sua ricerca non sarà semplice”.
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