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Il 25 Aprile contro la mafia a Castelvetrano, la vedova Montinaro: «Rialzate la testa»

Il 25 Aprile a Castelvetrano quest'anno ha un altro sapore, più forte. La presenza della teca che contiene la «Quarto Savona 15», i resti dell'auto di scorta saltata in aria nella strage di Capaci del 1992, è simbolo della speranza che la Sicilia festeggi anche la liberazione dalla mafia.

«È molto importante che la Quarto Savona Quindici sia a Castelvetrano e che sia qui in questo 25 aprile - ha detto Tina Montinaro, moglie del caposcorta di Giovanni Falcone -. Come ci siamo liberati del nazifascismo, dobbiamo liberarci della mafia. Siamo qui per dimostrare che abbiamo vinto noi e questo posto deve imparare ad alzare la testa. Abbiamo vinto, ma c'è ancora tanto da fare, abbiamo vinto perché prima o poi li prendiamo come abbiamo preso Messina Denaro, abbiamo vinto perché i giovani sono diversi da noi e con loro continuiamo il nostro impegno».

A Castelvetrano è presente anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a bordo di un elicottero della polizia  atterrato nell'elisuperficie dell'ospedale cittadino, il quale ha partecipato alla cerimonia di disvelamento della teca che contiene la «Quarto Savona 15». Ad accogliere Piantedosi il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano.

Nel video Tina Montinaro e gli organizzatori della manifestazione Elena Ferraro e Giacomo Bonagiuso.

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