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Marinella di Selinunte, accoltella la moglie che vuole lasciarlo: così è morta la palermitana Maria Amatuzzo

È stata la gelosia a far scattare la furia omicida di Ernesto Favara. Maria Amatuzzo, palermitana, la sua compagna da dieci anni circa, oggi voleva andare via da lui. Si erano sposati 4 anni fa con rito civile, ma entrambi avevano avuto in passato altre relazioni e altri due figli ciascuno. Dalla loro unione invece erano nati due gemellini. Ma da quasi un anno "i bambini erano stati affidati a una comunità alloggio", ha spiegato il capitano dei carabinieri di Castelvetrano Pietro Calabrò. La coppia ha continuato a vivere in una casa modesta nel quartiere dei pescatori di Marinella di Selinunte, dove ieri si è consumato il femminicidio.

Quella di Maria e di Ernesto non era una vita tranquilla, ma vissuta in un contesto di grave disagio sociale a Marinella di Selinunte. La telefonata ai carabinieri è giunta alle 16 da parte di alcuni vicini. Chi si è affacciato fin sul cortile ha visto la donna per terra in un lago di sangue e ha chiamato subito il 118.

Dalla sala operativa del 118 la segnalazione è stata girata anche ai carabinieri. I soccorritori e i militari sono giunti quasi contemporaneamente sul posto, trovandosi davanti quella terribile scena. Per la donna non c'era più nulla da fare, l'uomo è stato portato via, condotto in caserma. La Procura di Marsala ha già emesso il provvedimento di fermo. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, Ernesto Favara aveva ancora in mano il grosso coltello, grondante di sangue. Era in stato confusionale i carabinieri hanno tentato di avvicinarsi, poi uno dei militari lo ha bloccato ma l'uomo non era lucido.

A fare da scenario all'ennesimo femminicidio avvenuto nella frazione di Marinella di Selinunte quel cadavere per terra e quell'uomo con il coltello in mano. Tra Maria e l'omicida c'erano molti anni di differenza: lei 29, lui 63 anni. Ernesto, aveva diversi precedenti penali e faceva il pescatore, Maria lo aiutava a vendere il pescato.

Vivevano in una casa che si trova all'interno di un cortile della frazione. Pare che già in passato avessero avuto duri litigi, tanto che erano dovuti intervenire i servizi sociali. I figli da qualche tempo erano stati affidati ad una comunità per minori. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Maria Amatuzzo oggi aveva preso la decisione di andare via da quella casa. Lui però l'ha inseguita nel cortile, ferendola a morte.

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