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Denise Pipitone, il magistrato che indagò sulla scomparsa: "Grossi problemi durante l'inchiesta"

«Abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo capito che dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo». Lo ha detto la pm Maria Angioni, che si era occupata del caso di Denise Pipitone nel 2004, dopo la scomparsa della bimba a Mazara del Vallo nel settembre di quell'anno. La magistrata è intervenuta alla trasmissione «Ore 14».

«A un certo punto - ha aggiunto - quando ho avuto la direzione delle indagini, ho fatto finta di smettere di intercettare e poi ho ripreso da capo con forze di polizia diverse, nel disperato tentativo di salvare il salvabile».

«Sono parole estremamente gravi quelle del magistrato Angioni - ha commentato Klaus Davi nel corso della trasmissione - trovo significativo che un magistrato accusi la polizia giudiziaria di aver fatto trapelare le notizie coperte da segreto. Se questo è vero, dovrebbe partire immediatamente un’indagine. In altre procure simili episodi sono stati oggetto di indagini, processi e condanne, quindi invito la dottoressa Angioni o chi di dovere a fare altrettanto».

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