"Finalmente possiamo gioire. E' finito questo inferno durato 108 giorni. Abbiamo pianto insieme al telefono. Il momento più brutto è quando qui, sul porto di Mazara, abbiamo avuto notizia del sequestro in Libia. Da lì è iniziato l'inferno. I 108 giorni li ricordo uno per uno. Oggi invece è solo un giorno di festa". Sono emozionanti le parole di uno dei familiari dei pescatori di sequestrati in Libia e questa mattina finalmente tornati a Mazara del Vallo.
"Mio figlio ha avuto paura. Al telefono mi ha raccontato in chie condizioni li tenevano - racconta l'anziana madre di uno dei pescatori -. Ma il pensiero di tornare e riabbracciarmi gli dava forza".
Caricamento commenti
Commenta la notizia