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In piazza per chiedere la liberazione dei pescatori di Mazara: "Familiari abbandonati"

Tornano in piazza alcuni comitati per l’indipendenza della Sicilia con gli striscioni “liberateli”, dedicati ai pescatori di Mazara del Vallo detenuti in Libia ormai da più di tre mesi. Mentre manifestazioni analoghe prendono vita in altre piazze nostrane, a Palermo la protesta si è svolta di fronte la prefettura, perché, come dice Tiziana Albanese di Antudo, la rete dei comitati territoriali per l’indipendenza della Sicilia: “ci appelliamo al prefetto, che rappresenta il governo nazionale a livello locale.

Ci rivolgiamo anche al presidente Musumeci, che ha secondo noi gli strumenti per applicare la giusta pressione sul governo nazionale”. “I familiari dei pescatori”, intanto, “si sentono abbandonati dalle istituzioni”, riporta Giovanni Siragusa di Antudo, “hanno protestato sotto Palazzo Montecitorio per diverse settimane e lì intendono tornare, perché si sono accordi che il governo nazionale sta facendo poco per riportare i pescatori in Sicilia”.

“Non ci interessa cosa bisogna pagare, chi bisogna liberare, quali interessi bisogna sacrificare in favore della libertà dei mazaresi: vogliamo che tornino a casa immediatamente”, conclude Albanese.

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