Una situazione sempre più delicata e che riguarda i due pescherecci di Mazara del Vallo, sequestrati nelle acque antistanti la Libia la sera del primo settembre dalle autorità militari del generale Khalifa Haftar.
I due motopesca Antartide e Medinea sono tuttora sotto sequestro in Libia, nel porto di Bengasi. Mentre i pescatori sono stati trasferiti nel carcere di El Kuefia, in stato di arresto. Più di due settimane di empasse, i pescatori hanno rassicurato i familiari ma secondo fonti libiche, nel corso di una perquisizione, gli ufficiali di Haftar avrebbero trovato dei panetti di sostanze stupefacenti, poi schierati sul molo e fotografati come una tradizionale operazione antidroga.
Armatori e familiari sono preoccupati e domani partiranno alla volta di Roma per chiedere aiuto al governo. “Vogliamo che la situazione venga risolta - dice Marco Marrone, armatore della Medinea - chiediamo un forte aiuto, i nostri marinai sono in pericolo e si deve fare qualcosa. Domani saremo a Roma e manifesteremo a Palazzo Chigi”.
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