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Migranti, sequestrati i beni al re degli scafisti: gestiva anche un ristorante a Marsala

Gestiva un noto ristorante sul lungomare di Marsala, il "Bellavista", ma allo stesso tempo si dedicava al traffico di migranti da Tunisi a Lampedusa. Si chiama Fadhel Moncer (classe ‘80) tunisino. Per lui la guardia di finanza di Palermo, con il supporto del Comando provinciale di Trapani, ha eseguito un provvedimento di sequestro per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, di aziende, immobili, disponibilità finanziarie.

Forniva un servizio di trasporto migranti da Tusini a Lampedua a bordo di gommoni potenti. Non tutti però potevano permettersi il lusso di un viaggio tra 3000 euro. Come se non bastasse, i migranti arrivavano ogni volta carichi di sigarette di contrabbando.

Già nel gennaio 2019, Moncer, insieme ad altri 13 indagati è stato destinatario di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Barbanera”, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Dall'indagine era emerso il suo ruolo di capo di un sodalizio criminale dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, costituito da cittadini tunisini e italiani operanti tra il Nord Africa e le province di Trapani, Agrigento e Palermo.

L'associazione a delinquere capeggiata da Moncer, monitorata dal 2017 al 2019, fruiva di ingenti risorse umane e materiali, tra cui numerosi mezzi nautici, per le traversate dalla Tunisia alla Sicilia. In questo modo consentiva l'ingresso clandestino di migranti sul territorio italiano nonché di consistenti quantitativi di tabacchi esteri di contrabbando. Un viaggio destinato solamente a migranti di un certo livello, dal momento che la tratta poteva raggiungere il costo di 3000 euro.

Inoltre, già nel 2012 lo stesso Moncer era stato arrestato per aver detenuto armi ed esplosivi, verosimilmente destinati ad essere utilizzati sul territorio nazionale.

Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno evidenziato una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettati nel tempo da Fadhel Moncer. Sulle base di quanto emerso, il Tribunale di Trapani ha disposto il sequestro di un immobile, due aziende e terreni ubicati a Marsala e Mazara del Vallo, nonché di un’autovettura e di disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari a circa 1,5 milioni di euro. Una delle due imprese sottoposte a sequestro opera nel settore agro-alimentare, mediante la coltivazione in serra di prodotti stagionali, su terreni estesi per circa due ettari.

La seconda impresa ha esercitato l’attività di ristorazione in una zona centrale di Mazara del Vallo fino al sequestro avvenuto a conclusione dell’operazione “Barbanera” nel gennaio 2019: attualmente l’azienda, ancora sotto sequestro, è affidata in gestione a un’impresa terza su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria.

 

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