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Marinella di Selinunte, la protesta dei pescatori: "Situazione insostenibile"

I pescatori di Marinella di Selinunte stamattina hanno protestato nella borgata marinara per la situazione, oramai insostenibile, del porto che li costringe a non potere uscire più con le proprie imbarcazioni. La comunità è scesa in strada indossando i giubbotti di salvataggio, imitando così la protesta dei gilet gialli in Francia.

«Per noi questo giubbotto vuole rappresentare l’oggetto che ci garantisca il salvataggio da una crisi sicura» ha ribadito Vincenzo Barraco, presidente della cooperativa “Selinunte Pesca”».

Da anni oramai il bacino, dove vengono ricoverate le barche da pesca, è pieno di posidonia e sabbia e l’unica zona dove ancora è possibile entrare è proprio l’ingresso del bacino. «Siamo costretti a tirare le barche con le corde – spiegano i pescatori che hanno protestato – alcuni hanno, altresì, dovuto portare le barche a Porto Palo di Menfi». In corteo i pescatori, dall’ingresso del Parco archeologico hanno raggiunto il porto di Selinunte, dove, in segno di solidarietà, le attività commerciali sono rimaste chiuse.

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