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Voto di scambio tra Marsala e Alcamo: indagati Papania e altri 9, ecco i nomi

In certi ambienti politici della zona di Marsala e Alcamo, la notizia già circolava dall’inizio della scorsa settimana. Le perquisizioni e i sequestri di documenti, ed altro materiale informatico effettuati dalla guardia di finanza, tra Marsala, Alcamo e Palermo, in dieci tra abitazioni e uffici non erano passati inosservati. Ad operare su delega della Procura di Marsala gli 007 del nucleo polizia economica e finanziaria del comando provinciale, presenti anche colleghi esperti in informatica provenienti da Palermo. Sono dieci le persone raggiunte da avviso di garanzia, nell’inchiesta della guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Marsala per ipotesi di reato che vanno dal voto di scambio al traffico illecito di influenze nell’ambito della formazione professionale. L’indagine vede coinvolto anche l’ex senatore Nino Papania, coordinatore regionale del Movimento Via.

Lo stesso in una nota ha precisato che «un'informazione di garanzia non è un avvertimento, ma un atto a tutela dell’indagato, che dovrebbe per legge essere segreto, proprio per evitare che la sola notizia del suo invio diffonda un’ombra di colpevolezza a priori. Ritengo per doveroso rispetto verso le istituzioni, che mai è venuto meno, così come mai è venuta meno la fiducia nei confronti della magistratura, che i fatti verranno chiariti a breve a tutela non solo mia, ma anche degli altri indagati del Movimento Via».

Con lui sono indagati anche Ignazio Chianetta, allenatore della Mazarese Calcio (già tecnico del Dattilo) e coordinatore marsalese del movimento Via di Marsala, Michele Accardi, consigliere comunale a Marsala e la figlia, Sara Accardi, candidata al Consiglio comunale di Petrosino, prima dei non eletti, alle ultime Amministrative, Angelo Rocca, coordinatore provinciale Via (Alcamo), Manfredi Vitello (Cinisi), vicepresidente e direttore generale del CeSiFoP (centro per vari mesi oggetto di accertamenti della Finanza di Palermo), Rosa Maria Casano, madre di Chianetta (Marsala), Pietro Gatto (Palermo), Salvatore Montemario (Valderice) e Calogerino Forniciale (Montevago).

Gli indagati, non sono stati ancora ascoltati in Procura. Le accuse contestate: Accardi, Chianetta, Papania, Rocca, Vitello, Montemario e Forniciale sono indagati per concorso in reato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale, traffico di influenze illecite. Michele Accardi per induzione indebita a dare o promettere utilità. Casano, Gatto, Sara Accardi in concorso per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale, concorso formale e reato continuato. Papania, Michele e Sara Accardi, Chianetta, Rocca, Casano, in concorso per corruzione elettorale. I fatti sarebbero avvenuti nella primavera di quest’anno.

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