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Trovate in fondo al mare trapanese le carlinghe di due aerei della seconda guerra mondiale

I resti di due aerei militari, uno tedesco e l’altro statunitense, precipitati nel corso del secondo conflitto mondiale, un Messerschmitt ME 210 della Luftwaffe e un fighter bomber della Us navy, probabilmente di tipo Helldiver o Corsair, sono stati trovati dalla Renexia, la società del gruppo Toto che opera nel settore delle energie rinnovabili durante la terza e ultima fase della campagna oceanografica condotta nel Canale di Sicilia per la realizzazione di Med Wind, il più importante progetto di parco eolico offshore floating del Mediterraneo che sorgerà a circa 80 km dalla costa trapanese.

Le due carlinghe, ritrovate ad una profondità di circa 700 metri, probabilmente non saranno mai recuperate e continueranno a giacere sul fondale marino. Oltre ai velivoli, sono state rinvenute alcune testimonianze del medesimo periodo storico, tra cui diversi relitti di navi mercantili del ventesimo secolo, un giroscopio da siluro, un sottomarino di ridotte dimensioni, e numerosi rifiuti e detriti. Si tratta di reperti storici, di cui si ipotizzava l'esistenza ma fino ad oggi non vi era certezza. Inoltre, in una zona non raggiunta dal progetto Med Wind, sono state trovate tre anfore isolate.

Tutto quanto rilevato dai Rov, i sofisticati sottomarini a controllo remoto, è stato segnalato alle autorità competenti, secondo la vigente normativa. «L'intera area oggetto dell’indagine ha mostrato purtroppo anche molti segni di incuria: la presenza di diversi rifiuti come plastiche e lattine, materiali che rappresentano comunque un pericolo per l’ecosistema marino», afferma una nota della società.

Si è così conclusa la campagna oceanografica per Med Wind. La ricerca, assicura Renexia, dimostra che il parco eolico offshore galleggiante è compatibile con l’ambiente. Le indagini, avviate a fine 2021 in un tratto di mare di 2500 km quadrati finora inesplorato con questo dettaglio, hanno confermato tutti i criteri di sostenibilità e integrazione dell’opera con l’ecosistema marino e non sono stati rilevati siti di interesse storico-archeologico in prossimità dell’area di ancoraggio delle turbine. Quest’ultima ricerca, svolta in collaborazione con Fugro - multinazionale olandese specializzata nei servizi geotecnici, di rilevamento e geoscienze – ha ispezionato il tracciato dei due cavidotti che trasmetteranno alla Sicilia l’energia generata dalle 190 turbine eoliche di Med Wind. Ed è proprio nel corso di questo ultimo passaggio che il team di Renexia ha individuato i resti dei due aerei militari.

Grazie alla campagna di monitoraggio, è stato delineato il nuovo layout del progetto per il parco eolico. Un’area di circa 800 km quadrati da impiantare al limite delle acque territoriali italiane, a circa 80 km di distanza dalla costa trapanese. I precedenti step sono stati realizzati in collaborazione con la Marina Militare Italiana e con altri operatori privati di rilevanza internazionale. Tutti i dati di interesse biologico raccolti verranno messi a disposizione della comunità scientifica mentre la relazione completa sulla sostenibilità ambientale del progetto Med Wind verrà inserita nello Studio di impatto ambientale (Sia), una documentazione fondamentale per avere la necessaria autorizzazione da parte della Commissione di Valutazione impatto ambientale (Via) del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.

Il parco eolico sarà in grado di generare circa 9TWh di energia pulita, pari al fabbisogno domestico di 3,4 milioni di italiani, un importante contributo alla transizione energetica e all’indipendenza dalle importazioni di oil and gas dall’estero. L’innovativa tecnologia floating non comporta trivellazioni del fondale per il posizionamento delle turbine bensì un sistema di ancoraggio decisamente non invasivo per l’ecosistema che ospiterà il parco. Renexia ricorda poi che, «in coerenza con l’approccio inclusivo che ha adottato come proprio principio, ha siglato un accordo quadro con le sigle sindacali siciliane per garantire il rispetto della legalità e della sicurezza sui luoghi di lavoro nell’ambito della filiera produttiva specializzata che si andrà a costituire per Med Wind, nonché adeguati processi di formazione qualificante per le tante maestranze che sarà necessario impiegare. Contestualmente Renexia sta promuovendo un dialogo costruttivo con le marinerie interessate dal progetto per valutare insieme misure che tutelino gli operatori della pesca, un settore importante per l’economia della Sicilia, che si vuole garantire per i decenni a venire».

Renexia è una società del Gruppo Toto. Opera nella progettazione, costruzione e gestione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Un’organizzazione efficiente e flessibile, modulata in due unità per aree di competenza, le consente di operare su energie verdi, quali fotovoltaico ed eolico. La lunga esperienza maturata dalle altre società del gruppo le permette un approccio da EPC Contractor, garantendole un controllo complessivo del ciclo di vita degli impianti.

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