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Dal Senegal a Campobello di Mazara, la storia del giovane migrante con la passione per la boxe

La boxe nel cuore ma in Senegal non aveva mai avuto la possibilità di praticarla. «Avevo fatto karate per tre anni», spiega. Ma i guantoni non li aveva mai indossati. Lo ha fatto una volta giunto in Sicilia, come tanti migranti che attraversano il Mediterraneo col rischio di finire annegati.

Ba Aboulaye, 24 anni, invece, ce l'ha fatta e dal 2014, dopo una piccola parentesi in un centro dell'hinterland trapanese, vive nel territorio di Campobello di Mazara: dapprima in una comunità di Torretta Granitola, ora - dopo l'entrata in vigore del Decreto sicurezza e la chiusura del centro - è invece in un alloggio di fortuna a Campobello di Mazara.

Il pugilato l'ha scoperto come la sua vera passione. L'ha praticato poco in una palestra di Mazara del Vallo e ora da qualche mese ha trovato un istruttore di esperienza nella palestra di Paolo Passanante. «Un giorno è venuto alla reception e ha chiesto di iscriversi - spiega Passanante - iniziando nella sala attrezzi, poi, vedendo la sala boxe ha voluto iniziare a praticarla».

L’articolo nell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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