MARSALA. Una formalità, anzi una passeggiata. Una semplice passeggiata, per il Marsala, sbarazzarsi al Nino Lombardo Angotta, con un secco 4-0, di un Kamarat sceso in campo imbottito di giovanissimi per far fronte alle assenze per squalifica di De Miere, Aderre e Lio e ai forfait, per infortunio, di Salemi, Vaccaro e Reina, elementi che il tecnico Renato Maggio conta di poter recuperare appieno per la prossima delicata sfida contro l’Atletico Campofranco, vero e proprio spareggio-salvezza. I marsalesi dovevano assolutamente vincere, reduci com’erano dalla brutta scoppola di Licata e da una settimana inevitabilmente travagliata e caratterizzata da turbolenze societarie per il modo in cui, a giudizio del loro presidente Peppe Milazzo, è maturata la sconfitta in terra agrigentina. E il Marsala, che aveva visto scendere da sei a tre i punti di vantaggio sullo stesso Licata, non ha proprio avuto alcuna difficoltà, alla luce del netto divario in campo, per compiere un ulteriore passo in avanti in direzione serie D.