TRAPANI. Fiducia inalterata nei confronti di Nino Daì. Pare essere infatti questione di ore, salvo clamorosi imprevisti, il rinnovo del contratto del terzino del Trapani, tirato in ballo nell'inchiesta catanese «I treni del gol». E non pare essere una decisione figlia delle regole della Lega di Serie B che prevedono l'obbligo per le società del campionato cadetto di avere in rosa almeno due «giocatori bandiera», cioè calciatori che abbiano militato almeno quattro stagioni nella stessa squadra. Nino Daì di stagioni con la maglia granata ne ha trascorse ben sette, più di tutti in rosa. Dunque è uno di questi ma il Trapani di «giocatori bandiera» ne ha già altri due, cioè Luca Pagliarulo, fresco di rinnovo (ma anche lui coinvolto nell’inchiesta di Catania), e Ciccio Lo Bue che aveva già un altro anno di contratto davanti. Insomma, la fiducia da parte della società nel giocatore che bandiera lo è anche per ciò che rappresenta, cioè la scalata dall'Eccellenza alla B, c'è tutta. Un simbolo, una delle icone della storia del calcio trapanese che dunque, in attesa dei chiarimenti delle indagini, dovrebbe far parte della rosa che parteciperà al prossimo campionato di B.