Trapani

Mercoledì 16 Luglio 2025

Misiliscemi, il Comune ricorda la strage di via D'Amelio e le vittime della mafia

L’amministrazione comunale di Misiliscemi commemora, con due momenti di riflessione e in ricordo di tutti coloro che hanno combattuto la mafia, la ricorrenza del 19 luglio, in occasione del 33° anniversario della strage di via d’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Il 18 luglio alle ore 21.15 al Molo Uccello Pio, a Salinagrande, andrà in scena lo spettacolo teatrale di e con Rosaria Bonfiglio dal titolo “Vite private”, che nasce dalla voglia di raccontare le storie di due donne coetanee trapanesi, Rita Atria e Margherita Asta; una pièce voluta per valorizzare la memoria e sensibilizzare le coscienze, frutto di studio, riflessioni personali e voglia di rinascita da parte della sua stessa autrice e interprete.

Il 31 luglio alle ore 21.15, nel piazzale della Casa Comunale di Misiliscemi, Str. Salinagrande, n° 23, si terrà la presentazione del libro “Traditi – Le mie verità sui misteri di Palermo e sulla Magistratura”, dell’ex pm Antonio Ingroia, scritto in dialogo con il giornalista Massimo Giletti, su vizi e virtù della Procura di Palermo. Antonio Ingroia, oggi avvocato, racconta le sue verità di magistrato di sinistra tradito dalla sinistra politica. Il suo è una specie di memoriale in cui affida al suo interlocutore i suoi ricordi e la sua esperienza di magistrato, le tante vicende del passato che lo hanno visto in prima linea nella procura di Palermo, con i suoi maestri, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, tra misteri ancora irrisolti, omissioni e depistaggi.

“L’Amministrazione – dice il sindaco Salvatore Tallarita – ricorda così e celebra le vittime innocenti delle mafie, impegnandosi a mantenere vivo il loro ricordo e a contrastare ogni forma di abuso e violenza. Un impegno che si traduce in azioni concrete per promuovere la legalità, la giustizia e la memoria, contrastando l’indifferenza e l’omertà, che spesso sono alla base di attività illecite e criminose”.

 

 

 

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