Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Calatafimi dice addio a Melchiorre Gerbino, aveva raccontato i suoi viaggi nel mondo al Maurizio Costanzo Show

Aveva 84 anni, negli anni Ottanta la notorietà in televisione

In vita era stato un visionario, curioso, folle, sognatore, inventore di utopie. Amato ma non sempre. Un uomo libero che a un certo punto ancora giovanissimo lasciò Calatafimi per trasferirsi a Milano. Lì diventa uno dei leader della beat generation, iniziando a girare il mondo. Ben presto anche le cronache di quegli anni iniziarono a interessarsi a lui e alle sue lotte. Ieri (21 marzo) Calatafimi ha detto addio a Melchiorre Gerbino, conosciuto affettuosamente dagli amici come Rirri.

Presenza fissa negli anni '80 del Maurizio Costanzo Show, Gerbino divenne presto personaggio cult grazie ai suoi racconti sugli innumerevoli viaggi fatti intorno al mondo.

Il calatafimese Melchiorre Gerbino, 84enne da un anno era ritornato nella propria terra d'origine. Rirri, era stato sposato. Una prima volta con una donna svedese dalla quale aveva avuto due figli maschi e poi con una africana, dalla cui unione era nata una bambina. Si era sempre circondato di donne bellissime.

Gerbino era una persona coltissima, che certamente non le mandava a dire, ma le diceva le cose. Un uomo dirompente, ma allo stesso tempo molto simpatico. Il suo buen ritiro era in contrada "Marzuco" a Calatafimi. Aveva girato il mondo anche i posti meno conosciuti, che lui poi aveva fatto conoscere nel salotto del Maurizio Costanzo dov'era diventato presenza fissa e amata dal grande pubblico.

Ecco un suo breve ritratto in un post di Giacomo Pilati che fu il giornalista che lo fece scoprire al pubblico della televisione. Ma Melchiorre Gerbino era già conosciuto per la sua attività nel Motomovimento mondo Beat Milano nel '66, quando nacque la rivista Mondo Beat, diretta da lui e ispirata ai movimenti di protesta pacifista dei Provo olandesi e vicina ai movimenti anarchici italiani.

«Melchiorre Gerbino se n’è andato oggi nel primo pomeriggio di una primavera che non ha fatto in tempo ad aspettarlo - scrive Pilati -. Aveva 84 anni e da meno di un anno aveva deciso di tornare nella sua casa di Calatafimi. Da un viaggio infinito che è durato una vita intera. La sua straordinaria passione per il mondo lo ha fatto vivere praticamente in ogni luogo, perfino nei puntini microscopici segnati dalla carta geografica.Una minuziosa scoperta di tradizioni e popoli che sul palco del Maurizio Costanzo show lo ha trasformato in uno degli ospiti fissi più graditi di sempre Protagonista della beat generation, è stato uno dei precursori del movimento studentesco del 68. Con Melchiorre abbiamo condiviso gli anni stupendi della televisione, il Maurizio Costanzo, ma anche Rtc, idee, stagioni visionarie e uniche. Melchiorre era l’amico che aveva trovato il coraggio di salire sul muro per vedere l’altra parte del giardino. E lo aveva fatto pure per quelli come me che l’avventura l’hanno letta solo sui libri. L’ultima volta che ci siamo sentiti, mi ha detto che avrebbe voluto creare un movimento civico per salvare la Sicilia dai pirati… Addio Melchiorre. Questa terra è debitrice della tua indipendenza. Della tua libertà. Che non tutti hanno capito».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia