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Marsala, il sindaco Grillo spiega: «Il murales di Marisa Leo rimosso per un equivoco»

«L'opera era stata realizzata su un supporto adesivo, un dipendente comunale aveva capito che andava tolta e ha incaricato la ditta dei rifiuti», chiarisce il sindaco. Verrà replicata nel Museo del Vino

Il murales dedicato a Marisa Leo

È stato rimosso per errore, a Marsala, il murales realizzato su una parete interna all’arco di Porta Garibaldi, raffigurante Marisa Leo, uccisa lo scorso 6 settembre dall’ex compagno Angelo Reina, che poi si è suicidato. Lo spiega il sindaco di Marsala, Massimo Grillo: «È stato rimosso a causa di un equivoco - dice - creatosi all’interno degli uffici comunali».

Questo il motivo: «Domenica scorsa - continua il sindaco - tutti noi ci siamo svegliati addolorati, indignati e inquieti nel vedere l’opera in memoria di Marisa Leo svanita dal luogo della sua collocazione. A seguito della richiesta di numerosi cittadini, ho ritenuto di effettuare una verifica che ha permesso di ricostruire i fatti che hanno portato alla sua rimozione. L’opera non era stata realizzata direttamente sulla parete, ma su un supporto adesivo, poi posto sulla parete dall’artista».

A realizzare il murales è stato Fabio Ingrassia. «Con mio grande dispiacere, è emerso che l’opera è stata rimossa a causa di un equivoco creatosi all’interno degli uffici comunali. In occasione di un dialogo con alcuni dipendenti comunali - chiarisce Grillo - erano state ipotizzate varie possibili soluzioni per far fronte alla suddetta criticità. Si era condiviso che la soluzione più valida era invitare l’artista a spostare egli stesso l’opera in un altro sito, così da ripristinare l’integrità dei luoghi di interesse storico dove era stata posta. Avevo in animo, dunque, di prendere contatti a breve con Fabio Ingrassia per concordare tempi e modi del suo intervento. Purtroppo, un dipendente comunale presente a quell’incontro ha inteso che l’opera andava rimossa subito ed ha così dato istruzioni all’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti di procedere alla rimozione. Questi i fatti. Sono dispiaciutissimo. Mi assumo la responsabilità dell’accaduto e formulo le mie più sentite e sincere scuse alla famiglia di Marisa Leo e a Fabio Ingrassia. Rimane fermo l’invito all’artista e che questi ha accolto: Ingrassia realizzerà nuovamente l’opera in un luogo che a breve condivideremo anche insieme alla famiglia di Marisa Leo. E di ciò gli sono infinitamente grato. Gli sono grato come sindaco di Marsala ma anche come cittadino, perché ammirare l’opera, per me come per tutti voi, è stato terapeutico e mi ha aiutato ad elaborare quel dolore sordo che il barbaro femminicidio di Marisa Leo ha causato in noi tutti».

Domenica scorsa il sindaco Grillo aveva invitato l’artista a replicare l’opera in una sala dedicata a Marisa Leo nel Museo del Vino, che in dicembre verrà inaugurato nel settecentesco Palazzo Fici.

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