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Il corso, la «laurea», le speranze
Cinque detenuti diventano cuochi

La formazione dentro la struttura penitenziaria

TRAPANI. Il riscatto dei detenuti passa attraverso i corsi di formazione professionale, organizzati all’interno delle carceri di San Giuliano. Ci crede il direttore. Ci credono gli assistenti sociali. Ci credono i reclusi. «I corsi - dice Renato Persico, responsabile dell’istituto penitenziario ericino - sono di vitale importanza per l'attuazione del dettato costituzionale, ovvero la rieducazione e il reinserimento della persona reclusa nella società, in quanto forniscono gli strumenti ai detenuti facendo loro acquisire professionalità e un attestato spendibile nel mondo del lavoro».

E con la consegna di 5 attestati di «addetto alla preparazione e cottura cibi» ad altrettanti detenuti, si è concluso presso le carceri di San Giuliano l’ultimo corso organizzato dall’«Engim» di Trapani. Le lezioni ai fornelli, tenute dal docente Giuseppe Sanfilippo decano degli insegnanti con i suoi 30 anni di attività all’interno delle carceri, sono stato incentrate sulla preparazione di un menù finale valutato da una commissione formata dalla presidente Caterina Maria Pia Porto e dai componenti: Valentina Valveri, tutor Anna Luisa Rallo e dal presidente dell’«Engim» Mariano La Plena.

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