Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Lo skipper Matteo Miceli tenta il giro del mondo in barca a vela

Un'impresa mai tentata prima: il giro del mondo in solitario senza scalo nè assistenza, in totale autosufficienza energetica, idrica e alimentare

TRAPANI. Un'impresa mai tentata prima: il giro del mondo in solitario senza scalo nè assistenza, in totale autosufficienza energetica, idrica e alimentare, per dimostrare che uomo e tecnologia possono convivere e disegnare un futuro nel pieno rispetto della natura ,del mare e dell'ambiente. È quella che ha iniziato Matteo Miceli (nella foto, al momento della partenza), lo skipper di punta dello Yacht Club Favignana, presieduto da Chiara Zarlocco, partito con il suo «Eco 40», una barca a vela di 12 metri, per la «Roma Ocean World».

Un’impresa di 5 mesi tra mare e tecnologia. Per definire, infatti, al meglio la tecnologia e la modellazione dinamica di «Eco 40» hanno lavorato le Università Federico II di Napoli, La Sapienza e l'Università di Bologna chiudendo tre rigorosi protocolli ecosostenibili per la coltivazione delle piante a bordo, per l'autosufficienza energetica e per le performance costruttive marittime. Ma un'impresa che è anche sportiva e da record. Un giro del mondo di circa 30 mila miglia equivale a 60 mila kilometri in non più di 5 mesi, certificando cosi anche un record di velocità.

G. DI.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia