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Rifiuti, un topo manda in tilt la discarica di Trapani: nei guai 78 Comuni, alcuni anche in provincia di Palermo

Autocompattatori in fila alla discarica della Trapani Servizi in una foto d'archivio

Un guasto improvviso all’impianto di smaltimento della Trapani Servizi e in 78 Comuni della provincia di Trapani e di Palermo si blocca la possibilità di portare in discarica i rifiuti solidi urbani. L’imprevedibile è accaduto domenica, a quattro giorni dalla riapertura del Tmb (trattamento meccanico biologico)  di contrada Belvedere, a Trapani. Proprio il giorno del Green Valley Pop Fest, con conseguenti tonnellate di rifiuti da smaltire prodotte da oltre 20 mila persone presenti a Trapani per il concerto. Un disagio che investe tutto il territorio. A Marsala il Comune ha vietato l’esposizione dei rifiuti indifferenziati, cioè il mastello grigio.

Il guasto ha coinvolto una delle sezioni del processo produttivo meccanico, ovvero la pressatura dei sovvalli. Il problema all’impianto è iniziato gradualmente, peggiorando proprio nel fine settimana fino a bloccarsi definitivamente. «Una possibile causa del guasto – spiega il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida - potrebbe essere un roditore che ha danneggiato i cavi elettrici o gli alimentatori, causando un malfunzionamento nel sistema di distribuzione dell’olio e il conseguente blocco della pressa. Nella peggiore delle ipotesi – continua -, il problema potrebbe riguardare un componente più complesso, non identificabile con le verifiche preliminari. Per questo motivo è stata contattata urgentemente l’azienda che ha costruito l’impianto, che arriverà da fuori Sicilia. L’obiettivo è risolvere il problema, che si tratti di un danno minore o di un guasto più serio, entro 48 ore».

«Già lo scorso fine settimana, invero, risultano segnalazioni di mancati conferimenti presso l’impianto – scrive Massimo Fundarò, presidente della Srr Trapani Provincia Nord, in una lettera indirizzata ai vertici della Trapani Servizi -. Nello stigmatizzare la mancata tempestiva comunicazione in merito al fermo impianto ed ai conseguenti mancati conferimenti, considerato che trattasi di pubblico servizio e per altro in un periodo dell’anno particolarmente “complesso”, si richiede con urgenza di volere relazionare sullo stato dell’arte e sulle iniziative poste in essere per il ripristino delle attività, nonché di volere comunicare la data di ripresa dei conferimenti al fine di consentire ai Comuni, e con essi i gestori incaricati del servizio, di poter porre in essere eventuali azioni “straordinarie” a tutela della collettività amministrata che l’ennesima crisi richiede».

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