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Sicindustria Trapani, no alle scorie radioattive a Segesta e Fulgatore: «È inaccettabile»

Pellegrino è contrario alla proposta di realizzare a Trapani e a Calatafimi-Segesta il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico

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Per il presidente di Sicindustria Trapani, Vito Pellegrino «è inaccettabile» la proposta di realizzare a Trapani e a Calatafimi-Segesta il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico.

«Parliamo di due delle zone più pregiate dal punto di vista paesaggistico, turistico, archeologico e agricolo e pensare minimamente di realizzare in questi luoghi un deposito nazionale di rifiuti radioattivi appare una idea assurda, frutto di una valutazione quantomeno superficiale - aggiunge -. Se questo non fosse sufficiente, segnaliamo anche che la provincia di Trapani è caratterizzata da una forte carenza infrastrutturale che riguarda soprattutto il settore dei trasporti. Carenza che rende già difficoltoso e molto costoso il trasporto di beni. Come si potrebbe garantire il trasporto in sicurezza di rifiuti radioattivi? Ci chiediamo anche come mai il governo non tenga conto di Trapani quando essa risulta agli ultimi posti delle classifiche per qualità della vita (99esima), per tasso di occupazione (42%), per pil pro-capite (con i circa 15.000 euro la nostra provincia continua a posizionarsi al centesimo posto della graduatoria nazionale il cui pil è di 27.500), per non parlare della fuga dei giovani e degli investitori».

«Stiamo facendo uno sforzo immane per cercare di attrarre investitori e per promuovere l’immagine della Sicilia occidentale - conclude Pellegrino - e oggi ci troviamo a dover contrastare l’ennesima beffa che, se venisse confermata, ci vedrà costretti a innalzare le barricate. Chiediamo quindi un intervento deciso e urgente da parte di Regione ed enti locali interessati così da scongiurare l’ennesimo scempio ai danni del nostro territorio».

 

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