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Il Tar boccia il ricorso di Palmeri: via libera alla nomina di Asaro a procuratore capo di Marsala

Il tribunale del Lazio sottolinea che al Csm «va riconosciuta ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi fattuali»

Fernando Asaro

Resta confermata la nomina di Fernando Asaro quale procuratore capo di Marsala. L’ha deciso il Tar del Lazio, con una sentenza con la quale ha respinto il ricorso proposto dall’attuale procuratore capo di Enna, Massimo Francesco Palmeri.

I giudici amministrativi, ricordando in premessa come «il conferimento di un incarico direttivo costituisca un articolato procedimento in relazione al quale il Csm è chiamato a scegliere il magistrato maggiormente idoneo a ricoprire il posto, valutando il merito e le attitudini dei candidati», nonché come nel caso specifico il Csm «chiariva come ambedue i candidati possedessero il merito necessario per il conferimento dell’incarico, mentre il controinteressato prevaleva per le attitudini», hanno osservato come all’organo di autogoverno dei giudici «vada riconosciuta un’ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi fattuali al fine di individuare il candidato maggiormente idoneo a ricoprire un determinato ufficio direttivo: ciò comporta, specularmente, una restrizione del sindacato del giudice amministrativo limitato ai vizi di carattere formale, ovvero logico, mentre resta preclusa la valutazione sull’opportunità e convenienza del provvedimento».
Chiarito questo, per il Tar «logica e coerente appare la prevalenza accordata al dott. Asaro all’esito del giudizio di comparazione».

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