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Un centro di prima accoglienza a Torre Xiare, Italia Viva Trapani dice no

I coordinatori Grillo e Sugameli: «La scelta potrebbe allontanare i turisti, riducendo l’afflusso di visitatori e causando un danno economico notevole per le attività commerciali»

Mario Sugameli

I coordinatori provinciali di Italia Viva Trapani, Antonina Grillo e Mario Sugameli, esprimono la loro solidarietà ai cittadini di Valderice che vivono un momento di grande preoccupazione a seguito della scelta del ministro degli Interni di destinare la struttura Turistico Alberghiera denominata Torre Xiare, sita a Lido Valderice, confiscata dallo Stato, in C.P.A. (Centro di prima accoglienza per gli immigrati), con decisione comunicata dal prefetto di Trapani al sindaco di Valderice durante un incontro tenutosi in Prefettura. Il Consiglio comunale di Valderice, convocato in seduta straordinaria, all’unanimità ha deliberato di impegnare il sindaco e con esso tutta la giunta municipale ad attivarsi per assumere ogni utile iniziativa nei confronti del ministero degli Interni e della Prefettura di Trapani affinché recedano dalle proprie decisioni di destinare Torre Xiare a Centro di prima accoglienza per immigrati ed, in particolare per richiedere urgentemente all’Anbsc la riconvocazione della conferenza di servizi istruttoria ex art. 14 e 14 – bis della legge 7 agosto 1990, n.241 per meglio argomentare la richiesta del Comune di Valderice di assegnazione definitiva del suddetto bene al proprio patrimonio indisponibile, finalizzato a preservare il bene storico – artistico confiscato alla mafia destinandolo, in collaborazione con l’ Ersu, l’Università di Palermo ed il Polo Territoriale Universitario di Trapani e la Regione Siciliana, alla realizzazione di una cittadella universitaria in linea con le aspirazioni della comunità valdericina e i valori di cultura e legalità.

Gli stessi coordinatori sono consapevoli che l’accoglienza è sempre un dovere morale, civico ed è un valore inalienabile in un mondo sempre più caratterizzato da flussi migratori, dal continente africano attraverso il mar Mediterraneo, di persone che, esponendosi spesso al rischio di perdere la vita, cercano di trovare un lavoro e condizioni di vita dignitose. Gli immigrati rappresentano una risorsa umana indispensabile per l’Italia e l’Europa che rischiano un incontrovertibile declino demografico.

Il Comune di Valderice già dà il proprio contributo in termini di ospitalità per gli immigrati, essendo titolare di un progetto Sai che prevede l’accoglienza di 60 immigrati (adulti-uomini) ed inoltre la Prefettura ha in attivo 2 strutture che accolgono minori stranieri non accompagnati (Mnsa), ubicate nella vicina frazione di Bonagia, confinante con la località di Lido Valderice dove è ubicato Torre Xiare.

Già in passato il Comune di Valderice è stato teatro di esperienze negative nelle vicinanze del centro di accoglienza Villa Sant’Andrea, si sono registrati problemi di ordine pubblico e di sicurezza sociale a causa delle tensioni nate all’interno e all’esterno della struttura. Furti, atti e tentativi di violenza grave nei confronti di una donna e altri episodi di violenza che hanno creato problemi di ordine pubblico e un clima di insicurezza tra i residenti.

I cittadini di Valderice vivono un momento di grande preoccupazione per la scelta poco resiliente dal punto di vista sociale ed economico. Infatti la scelta di trasformare Torre Xiare in C.P.A. potrebbe allontanare i turisti, riducendo l’afflusso di visitatori e causando un danno economico notevole per le attività commerciali locali, tra cui hotel, ristoranti e negozi, bloccando eventuali e ulteriori proposte di investimento, contribuendo ad affievolire il debole tessuto economico-turistico di Valderice e in particolare dei litorali di Bonagia, Lido Valderice e Forgia, e a minare la sicurezza anche nella stagione invernale e autunnale quando gran parte di turisti e villeggianti lasciano le loro case per spostarsi in città.

Italia Viva Trapani, nel rispetto delle finalità istituzionali e dei doveri di accoglienza e integrazione degli immigrati, ritiene che questi processi debbano essere gestiti in un’ottica di compatibilità con l’ordine pubblico e l’armonica crescita sociale, economica e culturale della società: per tale ragione ha investito della questione Davide Faraone con preghiera di intervenire presso il ministero degli Interni e le autorità competenti affinché rivedano la loro posizione.

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