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Spaccio di droga nell'ex Calcestruzzi Selinunte, è allarme a Campobello di Mazara

L'ex cementificio Selinunte

I consiglieri e gli assessori del Comune di Campobello di Mazara hanno chiesto al prefetto e al questore di Trapani un intervento urgente nell’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte di Castelvetrano, dove si registrano spaccio di droga e prostituzione. Nella lettera inviata si evidenzia la questione di ordine pubblico e sicurezza che deriva da questi fenomeni. Nell’ex cementificio abbandonato sono accampati gruppi di migranti. «Tra i residenti del nostro paese serpeggia tangibile un crescente sentimento di agitazione e paura per l’incolumità, nonché una forte preoccupazione per i danni subiti», scrivono nella lettera.

L’accampamento, seppur sul territorio di Castelvetrano, si trova a poche centinaia di metri dall’abitato di Campobello di Mazara, tutt’intorno centinaia di metri cubi di rifiuti. Nella lettera vengono citati i furti nella frazione di Tre Fontane, soggetti che girano nelle ore notturne per il paese dove si sono registrati atti vandalici, questi ultimi «condotti, con tutta probabilità, dalla oramai acclarata presenza di una piazza di spaccio localizzata nell’ex cementificio di via Selinunte», scrivono consiglieri e assessori.

Sulla questione è intervenuto anche il circolo locale del Pd guidato da Baldo Stallone: «Decine di giovani e non, ogni giorno si riforniscono di sostanze stupefacenti devastanti per l’essere umano - scrive - genitori disperati hanno figli abbandonati al loro triste e squallido destino di tossico senza che nessuno preposto li aiuti entrambi. La criminalità locale ed extracomunitaria ha il pieno e indisturbato controllo del sito». Da qui la richiesta al Ministero dell’Interno di intervenire.

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