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Castelvetrano, il caso dell'insegnante vicina al boss sul tavolo del ministro Valditara

In programma a Roma un incontro con l’assessore della Regione Siciliana all’Istruzione Mimmo Turano

Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro parlano al supermercato il 14 gennaio 2023

Il caso della maestra Laura Bonafede, sospesa per dieci giorni dall’Istituto Capuana-Pardo di Castelvetrano perché sarebbe stata vicina a Matteo Messina Denaro durante la latitanza del boss mafioso, sarà al centro di un incontro, in programma domani a Roma, tra il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e l’assessore all’Istruzione in Sicilia Mimmo Turano. Lo apprende l’Ansa.

Due giorni fa nei confronti dell'insegnante è stato deciso un provvedimento cautelare di sospensione per dieci giorni, Lo ha adottato il dirigente scolastico dell'Istituto, Vania Stallone, «in considerazione - ha precisato - della vasta eco mediatica suscitata dal presunto legame dell’insegnante con il boss mafioso Matteo Messina Denaro e al fine di tutelare l’immagine della scuola e di garantire il sereno svolgimento dell’attività scolastica». La sospensione è stata ratificata dal direttore regionale dell’Ufficio scolastico, Giuseppe Pierro, il quale ha aggiunto di attendere «da parte dell’autorità giudiziaria la documentazione sulla posizione giudiziaria dell’insegnante per così poter avviare il provvedimento disciplinare».

Laura Bonafede, figlia del boss defunto Leonardo, è indagata dalla Dda di Palermo. La Bonafede, fra le altre cose, si è incontrata al supermercato con Matteo Messina Denaro quando era latitante, due giorni prima dell'arresto a Palermo. Fra le lettere e i «pizzini» risulta una fitta corrispondenza tra i due. In una lettera scritta all'allora latitante Laura Bonafede non nasconde di essere gelosa di un rapporto tra il boss e un'altra donna, Lorena Lanceri, moglie di Emanuele Bonafede, cugino della stessa insegnante.

Sul caso di Laura Bonafede era intervenuto lo stesso Turano. «La vicenda del coinvolgimento della maestra della scuola di Castelvetrano nella latitanza di Messina Denaro - aveva detto l'assessore regionale - costituisce una priorità all’attenzione della Regione Siciliana e dell’assessorato all’Istruzione». Turano aveva aggiunto che avrebbe scritto proprio al ministro Valditara, «perché possa prendere ulteriori provvedimenti - aveva detto - necessari affinché questa persona non abbia più alcun contatto con il mondo della scuola, tenuto conto del clamore negativo e del turbamento che il provvedimento giudiziario a suo carico ha suscitato nella collettività e in particolare nell’ambiente scolastico, e delle conseguenti ripercussioni sull'intera istituzione scolastica regionale di cui possono essere compromesse la credibilità e l’immagine».

Vania Stallone, la preside della scuola in cui insegnava fino a tre giorni fa Laura Bonafede, è tornata sulla vicenda. «Contiamo sulle indagini in corso - ha detto - ai fini dell’accertamento della verità e, qualora l'autorità giudiziaria dovesse confermare le notizie apprese dai mass media, è evidente che la posizione della maestra non è compatibile con l’attività di insegnamento». All’istituto Capuana-Pardo di Castelvetrano, quello guidato da Vania Stallone, Laura Bonafede lavora come maestra della scuola dell’infanzia. «Posso dire che l’intera comunità scolastica - ha proseguito la preside - è rimasta sconvolta dalla notizia, appresa dalla stampa, che ha visto coinvolta l'insegnante Laura Bonafede».

 

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