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Erice, rinviato a marzo il pagamento della Tari

Deciso, dal Consiglio comunale di Erice, il differimento al mese di marzo dell’anno prossimo del termine per il pagamento della Tassa sui Rifiuti (Tari) delle utenze commerciali del territorio. È stata approvata, infatti, la delibera che era stata predisposta dell’amministrazione sulla base della normativa che, a carattere generale, era stata emessa per venire incontro alle imprese che hanno subìto un pregiudizio economico a causa del prolungarsi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.

È stato questo il solo punto approvato nella prima seduta della tornata in corso, perché subito dopo il presidente Luigi Nacci ha aggiornato i lavori a domani mattina, di fronte all’insistenza dell’opposizione di passare immediatamente alla trattazione delle interpellanze e delle interrogazioni.

È rimasto in sospeso, quindi, un altro punto all’ordine del giorno riguardante pure la Tassa sui Rifiuti, ossia l’attestazione delle minori entrate a seguito delle riduzioni finanziate dallo Stato (il contributo è stato di 192.296,86 euro) per alcune categorie economiche che hanno dovuto sottostare a chiusure obbligatorie e a restrizioni nell'esercizio delle rispettive attività proprio a causa dell'emergenza epidemiologica. La tornata consiliare, oltre alla seduta di domattina, ne prevede ancora un’altra per la mattinata di lunedì. Gli altri argomenti che restano da trattare sono la proposta, motivata con la carenza di personale, di affidare in concessione a privati il servizio di gestione, accertamento e riscossione dei canoni di occupazione del suolo pubblico ed esposizione pubblicitaria nonché di quello relativo ai mercati; una serie di debiti fuori bilancio, per cifre di modesta entità, relativi a contenziosi persi dal Comune di Erice in materia di sanzioni amministrative e una mozione a firma del portavoce del Movimento 5 Stelle Alessandro Barracco, vicepresidente del Consiglio, avente ad oggetto «Se sei vittima di violenza chiama il 1522- Campagna antiviolenza sulle donne».

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