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Pescatori in Libia, armatori: "Ancora nessun contatto e il 20 c'è il processo"

Ancora nessuna soluzione per i diciotto membri dell'equipaggio dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati lo scorso primo settembre dalle autorità libiche. Il caso approda alla Camera e si chiede chiarezza al Governo.

"Continuiamo a non avere contatti con i nostri pescatori che il 20 ottobre saranno processati a Bengasi". Lo dice Marco Marrone, armatore di uno dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati la sera del primo settembre e tuttora bloccati in Libia assieme a 18 marittimi. In questi giorni i loro familiari stanno occupando pacificamente l'aula consiliare del comune di Mazara del Vallo, in attesa di sviluppi dalla Farnesina, che sta monitorando la vicenda attraverso l'Unita' di crisi.

"Ci vengono date rassicurazioni, ma non siamo riusciti ne a sentire i marittimi ne a ricevere una loro fotografia", dice Marrone che da domani tornerà a Roma, dopo una lunga permanenza di 13 giorni trascorsa davanti palazzo Montecitorio.

Nel weekend l'intero gruppo tornato dalla capitale ha incontrato il governatore della Regione siciliana, Nello Musumeci, che in questi giorni ha iniziato a contattare i parlamentari siciliani per invitarli a esercitare maggiore pressione sulla mancata liberazione dei 18 pescatori.

Nel frattempo armatori e familiari hanno manifestato anche tra le vie del centro di Mazara del Vallo, invitando commercianti e cittadini ad aggiungersi al corteo, ma nei prossimi giorni dovrebbe essere organizzata un ulteriore manifestazione in città.

"Sappiamo che verranno processati dalla procura militare libica - aggiunge l'armatore - e che il processo dovrebbe iniziare il prossimo 20 ottobre", ma al momento nessuno di loro ha avuto la possibilità di nominare un legale di fiducia. Ai 18 marittimi viene contestata la presenza dei loro pescherecci all'interno delle 74 miglia (62 in più delle tradizionali 12 miglia), che la Libia dal 2005 rivendica unilateralmente come acque nazionali, in virtù della convenzione di Montego Bay che da facoltà di estendere la propria competenza fino a 200 miglia.

"Oggi, durante il question time della Camera dei deputati, chiederò conto al governo dell'assurda vicenda dei 18 membri dell'equipaggio di due pescherecci di Mazara del Vallo (Trapani) sequestrati la sera dello scorso primo settembre dalle autorità libiche, e tutt'ora trattenuti a Bengasi. Il ministro degli Esteri Di Maio ha il dovere di venire in Parlamento e dare risposte chiare e precise. Basta prese in giro, basta tentennamenti. Riportate subito a casa i nostri connazionali". Lo scrive su Facebook Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.

Per ribadire la solidarietà ai marittimi ed agli armatori dei pescherecci Antartide e Medinea che dall'1 settembre sono sotto sequestro in Libia a Bengasi e per lanciare un ulteriore appello alle autorità a affinchè possa sbloccarsi presto e positivamente la vicenda, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca con il supporto logistico del Comune, hanno organizzato per domani alle 10 nella piazza della Repubblica a Mazara del Vallo una manifestazione in forma statica di solidarietà anche a sostegno delle famiglie dei marittimi e degli armatori. L'amministrazione comunale rivolge un invito alla partecipazione di cittadini, forze sociali ed economiche della città. Un invito è stato rivolto anche alle scuole superiori per la partecipazione di delegazioni.

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