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LA TESTIMONE DI GIUSTIZIA

Criminalità, la parlamentare Piera Aiello: "Ho usato metafora infelice"

Piera Aiello, Trapani, Politica
Piera Aiello

La parlamentare Piera Aiello (M5S) replica a coloro che la stanno accusando di aver utilizzato una metafora decisamente inopportuna in occasione di un convegno contro la criminalità tenutosi sabato scorso a Ottaviano (Napoli), un parallelismo tra la condizione di continuo pericolo che vivono sulla propria pelle i collaboratori e testimoni di giustizia in Italia e la terribile condizione dei deportati nei campi di concentramento nazisti.

"Ho usato una metafora molto infelice - spiega la parlamentare originaria di Partanna (Trapani) -, mossa da un pathos provocato da un percorso esistenziale di profondo dolore, seppur certamente non paragonabile. L’Olocausto merita un rispetto assoluto per la memoria dell’umanità. La sofferenza dei testimoni e collaboratori di giustizia non è in alcun modo comparabile a cotanto orrore, il male assoluto di un incomprensibile delirio collettivo - aggiunge -. La mafia e la criminalità hanno una loro logica: prendono forma, si strutturano, si insinuano, si alimentano in modo perverso nei vuoti dello Stato. Quando chi collabora con la giustizia non soltanto non viene sostenuto come si dovrebbe, ma viene trascurato completamente, mal trattato, talvolta vessato, allora si viene a creare quel vuoto".

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