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Alcamo, ritardi nei pagamenti al Comune: sotto accusa l'Ufficio di ragioneria

Ufficio di ragioneria del Comune sotto accusa. Il suo «passo da lumaca» rallenta terribilmente i procedimenti di liquidazione del municipio nei confronti di chi (imprese, associazioni o altri soggetti) aspetta i pagamenti della pubblica amministrazione.

Impietosa la relazione del segretario generale del Comune, Vito Bonanno, che boccia senza mezzi termini la Ragioneria per la sua lentezza. Ritardi che oltretutto possono anche avere delle conseguenze nefaste: scoperto un pagamento effettuato a 133 giorni rispetto alla scadenza che ha trasformato una fattura di soli 177,99 euro, relativa ad un canone di noleggio di un fotocopiatore, in un debito di 23.672,67 euro.

Fino al 30 aprile scorso, in base alle misure organizzative approvate con deliberazione della giunta municipale del 2017, i termini dell'istruttoria delle fatture erano fissati in diciassette giorni a decorrere dalla data di acquisizione della fattura al protocollo generale.

Dall'1 maggio, data di entrata in vigore delle misure introdotte sempre dalla giunta, i termini erano stati ridotti a dodici giorni e, contemporaneamente, si era intervenuti sul flusso di lavoro per innestare un automatismo tra l'acquisizione della fattura elettronica e la sua trasmissione alla direzione competente.

Il controllo ha consentito di accertare che soltanto nel 39 per cento dei casi viene rispettato il termine procedimentale da parte delle direzioni, con un miglioramento del 14% rispetto al precedente ciclo di controllo: in pratica, soltanto uncici atti di liquidazione su ventotto afferenti i debiti commerciali rispettano il termine previsto per la conclusione dell'istruttoria.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.

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