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Convention di Fratelli d'Italia a Trapani, in 180 vanno con la Meloni

Guardare al futuro senza dimenticare il passato. Questo l'obiettivo di Fratelli d'Italia che al cineteatro Royal è tornato dopo anni a dialogare con la gente. Lo ha fatto nel corso dell'incontro che aveva un titolo ambizioso: «Idee per il territorio».

Un incontro trasversale che ha visto sul palco succedersi tanti amministratori come il presidente dell'Airgest Salvatore Ombra, il numero 1 del Trapani calcio Giorgio Heller, il manager dell'Asp Fabio Damiani, il direttore del Luglio Musicale Giovanni De Santis, Giuseppe Messina, Domenico Marigliano del movimento genitori siciliani bambini strappati e tante altre personalità che operano sul territorio.

E, soprattutto, il convegno è stato l'occasione per contarsi. Tanti i sostenitori e tanti i militanti di destra che hanno trovato casa nel partito di Giorgia Meloni. Anzi, sarebbe il caso di dire che hanno ritrovato casa, visto che in 180 hanno lasciato il partito del governatore Musumeci, per aderire a quello della Meloni. Ma risalire nella scala del consenso non sarà facile. Nelle elezioni amministrative del 2017 la destra a Trapani è stata annichilita. Quasi azzerata. Eppure, soprattutto a livello nazionale è più che mai viva (anche se all'opposizione). Una nuova partenza quindi come sottolinea anche l'onorevole Michele Rallo.

«Questa è un'operazione di lancio, stiamo cominciando a lavorare per il futuro. Credo che manifestazioni come queste siano un buon punto di partenza. Il tessuto sociale e politico trapanese non è cambiato, la destra può tornare forte come negli anni ‘80 e ‘90. Sono mutate situazioni contingenti che hanno portato all'evaporazione delle vecchie forze di destra e adesso siamo nella fase della ricostruzione. Quelli della vecchia guardia ci sono sempre, poi però, ci sono anche i giovani ma anche forze nuove che guardano con interesse alle nostre posizioni».

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