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Petrosino, il pm chiede l'assoluzione del sindaco

Gaspare Giacalone

L'assoluzione è stata invocata, ieri, dal pm Niccolò Volpe per il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, nel processo che vede il primo cittadino imputato, insieme ad altri, per "attività di gestione di rifiuti non autorizzata". Il pubblico ministero ha, invece, chiesto la condanna (a 8000 mila euro di ammenda) per l'ex vice sindaco Antonella Marcella Pellegrino, l'ex assessore Luca Badalucco, nonché per tre tecnici dello stesso Comune: Vincenzo Tumbarello, dirigente del settore Lavori pubblici e Patrimonio, Gaspare Salvatore Anastasi, responsabile del verde pubblico, e Maurizio Giuseppe Cocchiara, geometra. Come per il sindaco, infine, l'assoluzione è stata chiesta anche per l'ex responsabile del servizio igiene della “Belice Ambiente” Giacomo Pantaleo.

Secondo l'iniziale accusa, i sette imputati, in concorso tra loro, e ognuno per le rispettive qualifiche, avrebbero effettuato “attività di raccolta e successivo deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi all'interno dell'area di proprietà del Comune adibita a depuratore, in località Gazzarella, in assenza dei requisiti tecnici essenziali previsti dalla normativa di settore”.

E ancora “in assenza di adeguato presidio e di idoneo allestimento strutturale dell'area, facendo raggruppare ingenti quantitativi di rifiuti in modo indifferenziato, sotto la diretta azione degli agenti atmosferici e a diretto contatto con il suolo”.

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