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Il giudice dice no, l'ex vicesindaco di Erice resta ai domiciliari

L'ex vicesindaco ed ex assessore del Comune di Erice Angelo Catalano, rimane ai domiciliari. Il Tribunale della Libertà ha infatti rigettato la richiesta del legale dell'architetto Catalano, l'avvocato Giuseppe De Luca. La difesa aveva chiesto la revoca della misura, provando che con la revoca degli incarichi assessoriali è venuto meno il pericolo di reiterazione del reato, ma i giudici del tribunale della libertà gli hanno mantenuto la misura dei domiciliari. Corruzione e abuso d'ufficio.

Con queste accuse lo scorso 2 febbraio il gip di Trapani Caterina Brignone aveva ordinato l'arresto dell'architetto Angelo Catalano. La Procura di Trapani con Catalano, che è finito agli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, ha indagato, in concorso, altre sei persone.

Le indagini hanno permesso di rilevare, tra l'altro, come alcuni imprenditori, a discapito di altri, «erano soliti aggiudicarsi direttamente lavori pubblici con assegnazione diretta, giustificata da una situazione di disagio e d'urgenza, artatamente predisposta per l'occasione».

L’articolo nell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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