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Alcamo, cura dimagrante per le «partecipate»

L’operazione di spending rewiev dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione. Si procederà anche mediante liquidazioni o cessioni

ALCAMO. Dovrà essere sottoposta al vaglio del consiglio comunale di Alcamo, una recente delibera del commissario straordinario Giovanni Arnone, firmata dal segretario comunale Cristofaro Ricupati e dal dirigente generale Sebastiano Luppino, di proporre un piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate.

«Dopo il Piano Cottarelli, il documento dell'agosto 2014 con il quale l'allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa 8 mila a circa mille - riporta la delibera -, la legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l'avvio di un processo di razionalizzazione».

Un processo, già da avviare nell'anno appena trascorso, al quale il Comune di Alcamo adesso sta cercando di inserirsi. L'intento dichiarato è infatti «eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni, sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni».

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