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CASTELVETRANO. È diventato un caso politico nazionale il reintegro in consiglio comunale di Lillo Giambalvo, assolto lo scorso mese di dicembre,in primo grado, da pesanti accuse come l' associazione mafiosa e la tentata estorsione.
Il «caso» del consigliere Giambalvo richiama l' attenzione anche di Claudio Fava.
«Il ritorno nel consiglio di Castelvetrano di Lillo Giambalvo, intercettato - afferma Il vice presidente della commissione antimafia -mentre garantiva fedeltà cieca al capomafia Messina Denaro e si augurava l'uccisione del figlio di un pentito, anche se ineccepibile sul piano formale, è uno sputo in faccia alla lotta alla mafia. E ai tanti cittadini di Castelvetrano che considerano Cosa Nostra una mala pianta da estirpare». Queste frasi sono state trascritte dai Carabinieri nel corso delle indagini sull' operazione "Eden2".
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