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Trapani, non passa la mozione di sfiducia: Damiano resta sindaco

TRAPANI. La mozione di sfiducia non è passata. Vito Damiano rimane sindaco. La mozione ha raccolto 15 voti a favore (contro gli 11 contrari), cinque in meno dei 20 necessari per mandare a casa il primo cittadino, la sua Giunta e tutto il consiglio comunale. Ed invece, adesso, Vito Damiano continuerà a governare e, nel corso della seduta, ha annunciato anche un imminente rimpasto di Giunta con l’apertura alla politica.

A favore della mozione hanno votato i 5 consiglieri di Uniti per il Futuro (Fazio, Ravazza, Ruggirello, Pumo e Nino Bianco), i 2 di Forza Italia presenti in aula (Guaiana e La Pica), i 3 dei Ricostruttori (Mannina, Salone e Vassallo), 2 dei 3 consiglieri del Partito democratico (Abbruscato e Grignano), 2 dei 3 consiglieri socialisti (Vassallo e Ferrante) e Carpitella del gruppo misto. Contro, invece, Passalacqua del Pd, Sveglia e La Porta ritrovatisi “soli” dopo l’uscita da Articolo 4 degli altri tre consiglieri Guarnotta, Mangano e Cavarretta, anche se, poi, alla fine, tutti e cinque hanno votato contro. Così come Colbertaldo, Giarratano, Briale ed il presidente del consiglio comunale Peppe Bianco. Assenti, invece, Nicola Lamia di Forza Italia, impegnato a Castellammare di Stabia in una direzione nazionale dell’Aics di cui è membro nazionale, Peppe Marino del gruppo misto (entrambi fra i 13 firmatari della mozione), Felice D’Angelo perché in viaggio di nozze e Ninni Barbera.

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