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Trapani, proposta la sfiducia al sindaco Damiano

TRAPANI. È il giorno della mozione di sfiducia al sindaco Vito Damiano. Nel consiglio comunale di questa mattina, infatti, dovrebbero essere raggiunte le 12 firme affinché la mozione venga presentata e, poi, inserita all’ordine del giorno. A riproporla sarà Francesco Salone dei “Ricostruttori” e si tratta della stessa, a sua volta, proposta da Mimmo Fazio e dallo stesso Salone. Una mozione che già vanta 8 firme, quelle dei 5 consiglieri di “Uniti per il Futuro” di Fazio e dei 3 dei “Ricostruttori” di Salone. A questi, poi, questa mattina dovrebbero aggiungersi anche quelle di Forza Italia, non tre come i componenti del gruppo, bensì quattro. Proprio il numero minimo per raggiungere il quorum di 12.
Questa mattina, nel corso della seduta, inoltre, Francesco Salone intende chiedere apertamente a ciascun collega d’aula di firmare la mozione di sfiducia. «Voglio capire, attraverso un atto concreto, chi è contro questo sindaco e chi, invece, sotterraneamente, lo sostiene facendo finta di fare l'oppositore - afferma Salone -. Per fare ciò c'è un unico sistema: chiedere apertamente in aula a ciascun consigliere di firmare la mozione di sfiducia. Non credo possano esserci più tentennamenti e distinguo. Gli ultimi fatti amministrativi ci impongono il tentativo di mandare a casa questo sindaco. Io, l'ho detto fin da subito, sono disposto a firmare qualsiasi mozione purché Damiano lasci l'incarico. Voglio vedere se i miei colleghi, a parte coloro che già hanno firmato la mozione, saranno coerenti con le dichiarazioni rilasciate».

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