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Alcamo, il bilancio della discordia: gruppi divisi

La giornata del 30 settembre è il termine ultimo per approvare il bilancio di previsione 2015, altrimenti potrà essere nominato un commissario

ALCAMO. Quando ormai il tempo stringe - la giornata del 30 settembre è il termine ultimo per approvare il bilancio di previsione 2015, altrimenti potrà essere nominato un commissario ad acta in sostituzione del consiglio comunale -, ecco che i vari movimenti e gruppi politici ad Alcamo sgomitano inviando comunicati a destra e a manca. Proposte, recriminazioni, accuse alla dirigenza comunale e al commissario straordinario del Comune, Giovanni Arnone, chiamato dal mese di giugno scorso, dopo le dimissioni di Sebastiano Bonventre da sindaco, a gestire una situazione di emergenza amministrativa e finanziaria che la politica alcamese doveva prevenire già molto tempo prima.

Interviene il Movimento 5 Stelle, che ha già contestato la convocazione della conferenza stampa del 16 settembre scorso e ha manifestato, invece, che sarebbe stato opportuno indire un incontro pubblico con tutte le forze politiche e associazioni di categoria. I grillini chiedono chiarezza circa le dichiarazioni del commissario comunale (Arnone ha detto che "la situazione finanziaria del Comune non è grave") e del dirigente dei servizi finanziari Sebastiano Luppino ("Non abbiamo problemi di insolvenza", sono state le parole di Luppino in conferenza stampa). E interviene anche il gruppo politico Ucd (Unione centro democratico), composto in consiglio comunale da Salvatore Trovato, Francesco Ferrarella e Antonio Nicolosi.

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