MARSALA. La nave romana trovata nelle acque del mare della frazione trapanese di Marausa deve essere allocata a Trapani e l’amministrazioone comunale deve trovare i fondi necessari per l’ubicazioone dell’importante reperto in atto allocato a Marsala. E’ questo in estrema sintesi il contenuto di un atto di indirizzo presentato in sede di seduta consiliare al sindaco Vito Damiano, illustrato quale primo firmatario da Ninni Barbera e sottoscritto complessivamente da 18 consglieri su 30 (ma erano presenti in quel momento 24 consiglieri).
L’esponente politico ha illustrato dettagliatamente le motivazioni per le quali la nave «che rappresenta -ha detto- una grande ricchezza per la città di Trapani ed una grande opportunità sul piano culturale, turistico e quindi economico per il capoluogo va sistemata definitivamente in un sito del territorio trapanese, quale ad esempio potrebbe la sede della Lega navale o altro interessante sito».
Proprio per tale motivo Barbera criticando aspramente la decisione della Regione di dare alcuni anni addietro il via libera per l’acquisto di un baglio a Marsala per l’allocazione della nave romana ha chiesto una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale con la presenza dei parlamentari trapanesi.
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