ALCAMO. Non è stata la più piacevole Festa della Repubblica, quella vissuta ieri dal sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre. È stato lui stesso ad annunciare di avere appena ricevuto un avviso di garanzia e che, per tale motivo, sta valutando l'opportunità di dimettersi. «Si tratta di un avviso di garanzia per abuso di ufficio e lesioni personali - spiega con rammarico ma anche manifestandosi incredulo e difendendosi - in relazione alla vicenda allontanamento dei lavoratori Asu per assenze protratte e ripetute. La cosa mi pare non solo paradossale - prosegue Bonventre - perché esercitare una facoltà non può essere abuso (anche perché colpisce solo me e non l'intera giunta che ha assunto il provvedimento), ma addirittura calunniosa - conclude - nella parte che si riferisce a lesioni personali». Si intensificano, intanto, gli attacchi anche sulla sfera personale del sindaco. E tra gli accusatori c'è Massimo Fundarò, ex vicesindaco-assessore nella giunta Bonventre nonché segretario regionale di Sel. Massimo Fundarò ieri mattina ha inviato una lettera rivolta a Bonventre, invitandolo a dimettersi. Per tanti motivi. Una lettera non certo tenera che, dopo mesi di silenzio da parte dello stesso Fundarò, potrebbe sembrare un tipico messaggio da apertura di campagna elettorale.