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Alcamo, il Pd nella bufera si affida a Ferrara

«Per avviare un percorso di rilancio e di rinnovamento nell'ottica di una ritrovata comunità d'intenti»

ALCAMO. Il Pd ad Alcamo affida il suo timone a colui che, sul piano politico, può essere definito un suo "capitano di lungo corso". E' stato designato, infatti, Massimo Ferrara a guidare il Partito Democratico alcamese per "avviare un nuovo percorso - annuncia il Pd alcamese - di rilancio e di rinnovamento nell'ottica di una ritrovata comunità d'intenti, conferma e rafforzare la volontà di riannodare il confronto programmatico con la città", quindi per "ricostruire una credibile proposta politica e per approdare, infine, al tesseramento 2015 e all'assemblea di circolo". La scelta è stata "concordata con il segretario provinciale del Pd Marco Campagna", riferisce il partito, che ad Alcamo, sua roccaforte politica negli anni passati, sta vivendo una fase critica della sua storia essendosi praticamente sfaldato in consiglio comunale.

A rappresentarlo nel massimo consesso civico è rimasto soltanto Giuseppe Scibilia, mentre in giunta sono espressione del Pd gli assessori Selene Grimaudo e Antonino Manno. La scorsa settimana è nato, all'interno del Pd alcamese, il gruppo"APP - Alcamo Presenza Popolare" composto da oltre cento persone. Senza dubbio, è sempre presente l'influenza decisionale dell'ex senatore Nino Papania in tale panorama politico alcamese, pur essendo lo stesso Papania allontanato dai riflettori a causa delle note vicissitudini giudiziarie e politiche che lo hanno investito. Adesso il Pd di Alcamo intende affidarsi all'esperienza di Massimo Ferrara, 75 anni, già sindaco di Alcamo dal 1993 al 2001, essendo stato eletto per due volte consecutive in rappresentanza della coalizione di centrosinistra per poi affidare a Giacomo Scala l'amministrazione cittadina.

 

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