TRAPANI. Il sindaco Damiano al centro degli attacchi politici dopo la nota della Corte dei Conti che boccia il Comune in merito ai controlli interni per il 2013. Il primo a muovere contro l’attuale sindaco è Mimmo Fazio, suo predecessore alla guida di Palazzo D’Alì oltre che capogruppo, in consiglio comunale, di “Uniti per il Futuro”. Per Fazio, infatti, «la deliberazione della Corte dei Conti conferma quanto vado sostenendo da mesi – afferma -: il sindaco Vito Damiano non è adeguato a condurre l'amministrazione di una città. L'elenco delle criticità riscontrate dalla magistratura contabile potrebbe essere tranquillamente trasferito, con pratico copia ed incolla, in qualsiasi mozione di sfiducia. Di fronte al lungo e dettagliato elenco di criticità a carico dell'amministrazione comunale – continua –, crollano come un castello di carte tutti gli alibi fino ad oggi accampati dal sindaco Damiano, ed in primo luogo quello di non poter operare causa la carenza di risorse finanziarie. Tra le critiche mosse dalla Corte dei Conti c'è infatti “il mancato riscontro della coerenza del Peg con il bilancio ed i programmi” e “l'assenza di una organizzazione dei singoli servizi sulla base dell'esigenza della popolazione”. Insomma, non è questione di quanti soldi hai, ma di come impieghi le risorse che hai a disposizione, poche o tante che siano».
Per Fazio «ciò che più balza agli occhi – prosegue il capogruppo di Uniti per il Futuro – è il gran numero di affidamenti di lavori, servizi e forniture, che sono stati dati attraverso procedure negoziate senza pubblicazione di bando, affidamenti diretti e cottimi fiduciari, con grave vulnus per la trasparenza amministrativa, pure tanto decantata dal sindaco Damiano». Per Fazio, infine, «è di tutta evidenza che le più gravi responsabilità, anche di natura giuridica, che abbisognano per altro di ulteriori approfondimenti e che potrebbero portare a più concrete conseguenze amministrative che non la semplice censura della Corte dei Conti, siano del sindaco Vito Damiano.
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