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Alcamo, fuga dal Pd. Scala: «Non è opera mia»

«Condivido la scelta dei quattro consiglieri comunali ma non sono il regista»

ALCAMO. C'è chi lo ha già etichettato come "il gruppo degli amici di Giacomo Scala". E' il "gruppo dei quattro" che hanno appena aderito a "Sicilia Democratica" di Lino Leanza e che in consiglio comunale, abbandonando di fatto il Partito Democratico, hanno lasciato da solo il presidente del massimo consesso civico Giuseppe Scibilia a rappresentare il Pd. I quattro sono i consiglieri Antonio Fundarò (molto vicino al sindaco Sebastiano Bonventre ma soprattutto all'ex senatore del Pd Nino Papania e all'ex sindaco Giacomo Scala), Giuseppe Stabile, Marianna Vario e Gaspare Coppola. Lo stesso ex sindaco ed ex presidente di AnciSicilia, Giacomo Scala, conferma e ci parla dello scenario politico che si è creato ad Alcamo.

"Leanza è un mio amico - ha detto ieri Scala -, vedo di buon occhio questa situazione ma io in questo momento non faccio politica, anche se qualcuno scrive che io sarei il "regista" di quest'operazione. Condivido la scelta dei quattro consiglieri comunali. Il Pd non ci ha trattato bene". Scala non dà un giudizio sull'attuale amministrazione Bonventre, anche se già in passato ha manifestato chiaramente che si potrebbe fare decisamente meglio. Oggi Scala si limita a dichiarare che "l'amministrazione deve dare una scossa perché è un momento delicato per gli enti pubblici e occorre riportare la città di Alcamo nella ribalta che le spetta". Di situazione delicata parla anche l'assessore comunale Selene Grimaudo, espressione del Pd assieme ad Antonino Manno.

 

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