MARSALA. Da ieri sui marsalesi "sempre più poveri" si è abbattuta un'altra tegola: la "TARI", la tassa sui rifiuti solidi urbani approvata dal consiglio comunale il 30 settembre scorso e che, a far data dal 1^ gennaio 2014, sostituisce la vecchia "Tares". Da ieri, infatti, l'Aipa, l'Agenzia che cura la riscossione delle tasse comunali, ha cominciato la distribuzione degli avvisi di pagamento che giungono in un momento di grave crisi che la città sta attraversando proprio sotto il profilo economico-occupazionale. La "Tari" è destinata ai possessori di abitazioni e titolari di attività di vario genere che producono rifiuti urbani e viene calcolata sulla base della superficie dell'immobile e del numero delle persone che la occupano. Rispetto a quanto versato lo scorso anno, i marsalesi, che sono destinatari della "Tari" pagheranno di meno, tenuto conto che la nuova tassa non prevede più la quota dello 0,33 per cento da versare allo Stato come è stato fatto con la "Tares".
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