TRAPANI. Salvo Pumo, consigliere del gruppo Misto, devolve il 30% del gettone di presenza alla Fraternità "Servi di Gesù Povero" di Suor Maria Goretti. A partire dal primo gennaio, quando entrerà in vigore l’adeguamento del gettone di presenza, passato ora ad 87 euro, Pumo, quindi, devolverà 26 euro alla Fraternita e percepirà 61 euro, 5 in meno dell’attuale valore del gettone di presenza: 66 euro. Una possibilità che gli viene offerta dalla delibera approvata dal Consiglio la scorsa settimana, anche con il suo voto, che adeguava il gettone ad 87 euro e, allo stesso tempo, permetteva ai consiglieri di poter lasciare parte del gettone nelle casse del Comune o di devolverlo in beneficenza.
L’adeguamento del gettone di presenza, intanto, continua a scatenare reazioni. Il movimento Cives ha organizzato una manifestazione, in piazza Vittorio Veneto, dinanzi la sede del Comune, per martedì 25 alle 16 e, allo stesso tempo, ha lanciato sui social network l’hashtag#gettateilgettone associato alla manifestazione. “Il movimento Cives auspica che alla manifestazione partecipi il maggior numero di cittadini, forze politiche e movimentiste e lancia un appello ai consiglieri comunali: gettate il gettone e riportatelo da 87 a 66 euro”. Intanto, Vito Mannina, capogruppo di Forza Italia, sottolinea come i consiglieri La Pica, Guaiana e Lamia (che hanno votato contro l’adeguamento) non fanno ancora parte del gruppo di Forza Italia, mentre il senatore Antonio D’Alì li ha definiti forzisti. “Ad oggi non fanno formalmente parte del gruppo consiliare di Forza Italia; non hanno manifestato l'intento di alcuna adesione formale; sono ancora presenti in Consiglio come gruppo del Nuovo Centro Destra e ad oggi il loro capogruppo partecipa alla conferenza dei capigruppo in rappresentanza di partito diverso da Forza Italia.
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