Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cresce il costo delle mense scolastiche per le famiglie, Trapani sul podio delle più care

Secondo lo studio di Cittadinanzattiva il rincaro medio rispetto al 2022/23 è stato di oltre il 3%

mensa scolastica

Ottantaquattro e 85 euro al mese, ovvero 4,20 e 4,26 euro a pasto: è la spesa media sostenuta da una famiglia italiana per la mensa di un figlio iscritto rispettivamente alla scuola primaria o dell’infanzia.

Questa la fotografia scattata dalla settima indagine di Cittadinanzattiva sul costo delle mense scolastiche in Italia.

La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109 euro mensili), seguita dall’Emilia Romagna (107euro) e dalla Liguria (103euro). La regione più economica, invece, è la Sardegna (61 euro nell’infanzia e 65 per la primaria), preceduta di poco dell’Umbria (67euro).

L’incremento del costo delle mense scolastiche rispetto alla precedente indagine - riferita al 2022/23 - è stato di oltre il 3%. Le variazioni, tuttavia, si distribuisco in modo differente a livello regionale.

Solo in due regioni, infatti, il costo del pasto rimane invariato rispetto all’anno precedente (Abruzzo e Valle d’Aosta) e solamente in quattro (Basilicata, Lazio, Toscana e Umbria) diminuisce. Nelle altre, invece, si registrano aumenti anche molto significativi, come nel caso della Calabria (+26%), seguita da Lombardia (+7,5%), Molise (+7,2%), Puglia (+6,9%), Liguria (+6,83%) e Friuli Venezia Giulia (+5,9%).

Nella classifica delle città più economiche per il servizio di mensa scolastica si trova al primo posto Barletta, seguita da Cagliari, Ragusa e Enna.

Sul podio delle città più costose, invece, Torino riconferma il primato degli ultimi anni, seguita da Modena, Trapani e Livorno. «Da anni chiediamo che la ristorazione scolastica diventi un servizio pubblico essenziale, e fra le raccomandazioni previste anche dal «Piano di Azione nazionale per l’attuazione della garanzia infanzia» vi è quella di rendere il pasto scolastico gradualmente gratuito per tutti, partendo dai bambini e dalle bambine che vivono in famiglie in povertà assoluta. Una condizione che purtroppo accomuna sempre più minori: il 4,9% dei minori di 16 anni è in condizione di deprivazione alimentare e il 2,5% non può permettersi un pasto proteico al giorno», dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia