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Castelvetrano, la Trapani Sud acquisisce il Polo tecnologico

Svolta per l’impianto per il riciclo dei rifiuti dopo il fallimento della Belice Ambiente

Il polo tecnologico di Castelvetrano

Pare proprio che sia arrivata ad una conclusione positiva la vicenda del Polo tecnologico di Castelvetrano, la struttura nata per il trattamento dei rifiuti differenziati, poi finita in disuso circa otto anni fa dopo il fallimento della Belice Ambiente, che adesso è stata acquistata dalla Srr Trapani Sud, ovvero la società che si occupa della regolamentazione del servizio di raccolta sul territorio, alla fine di una lunga serie di annunci poi smentiti dai fatti, controversie legali, false partenze e stop annunciati.

Ieri è arrivato l’annuncio da parte del presidente della Srr competente, ruolo al momento ricoperto dal sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione, il quale ha ufficializzato l’acquisto all’asta per una cifra pari a 1 milione 400 mila euro dell’impianto da parte del consorzio, rilevandolo dalle mani del curatore fallimentare, che lo aveva avuto in custodia dal Tribunale di Sciacca. Quindi, ora che il pagamento è avvenuto e che manca formalmente solo la stipula, prevista nelle prossime settimane, del contratto per il passaggio formale di proprietà, sembrano finalmente concretizzarsi i vari tentativi portati avanti nel tentativo di far tornare in mani pubbliche l’importante infrastruttura, costata 10 milioni di euro ma mai completata del tutto, scongiurando l’eventualità che fosse venduta a privati, anche se in verità tutte le aste giudiziarie svoltesi sono andate sempre deserte.

Di «un impianto che avrà una grande valenza per il nostro territorio, in quanto consentirà di migliorare significativamente l’efficacia del servizio di conferimento dei rifiuti, abbattendo i costi con vantaggi sia per i cittadini sia dal punto di vista ambientale», parla perciò Castiglione, riferendosi in prima battuta al fatto che i Comuni interessati, una volta riattivato il Polo tecnologico, non dovranno più affrontare spese per fare trattare altrove la frazione organica prodotta.

Il risultato finale è stato reso possibile «grazie alla sinergia che è stata messa in campo tra i Comuni soci della Società di regolamentazione», spiega ancora il presidente della Srr Trapani Sud, che ricorda come le amministrazioni comunali «hanno profuso ogni sforzo, sia in termini amministrativi che finanziari, nonostante il particolare periodo di carenza di risorse che stanno vivendo», dal momento che l’intera cifra è stata messa assieme grazie ai contributi che gli enti locali coinvolti, in modo proporzionale, hanno pagato di tasca propria.
Sfumato, almeno al momento, è difatti il finanziamento di 6 milioni di euro che la Regione aveva impegnato tempo addietro per il riefficientamento e l’acquisizione del Polo tecnologico, nella speranza che in futuro possa diventare effettivo.

 

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