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A Trapani nasce la sezione territoriale per il controllo del lavoro in agricoltura

Giacomo Marcellino

Alla sede Inps di Trapani adesso c’è la sezione territoriale della rete del lavoro agricolo di qualità (Relaq). Il nuovo servizio, nato su iniziativa del direttore provinciale Giacomo Marcellino, rientra fra le attività finalizzate al contrasto ed all’emersione del lavoro nero

In una riunione si è discusso del nuovo servizio con il prefetto Filippina Cocuzza, l’assessore regionale alla Famiglia Antonio Scavone, il dirigente dell’Ufficio speciale immigrazione della Regione Siciliana Michela Bongiorno, i rappresentanti del Centro per l’impiego, dell’Ente bilaterale di settore nonché i rappresentanti delle associazioni datoriali e quelli delle federazioni sindacali del settore agricolo della provincia di Trapani. Tutti i partecipanti, rende noto l'Inps, hanno sottolineato come sia essenziale promuovere iniziative volte a incentivare l’iscrizione delle aziende alla rete attraverso un percorso sinergico tra le amministrazioni territoriali interessate e la Regione, coinvolgendo tutti gli attori delle politiche di sostenibilità sociale del comparto agricolo chiamati a condividere una diffusa cultura della legalità.

La Cabina di regia, coordinata dalla direzione provinciale dell’Inps di Trapani e composta dai componenti designati dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria, promuove a livello locale iniziative in materia di politiche attive del lavoro, organizzazione e gestione dei flussi di manodopera stagionale, assistenza dei lavoratori stranieri immigrati ed identifica nuovi strumenti e percorsi amministrativi utili ad ampliare la partecipazione delle aziende alla rete Relaq, al fine di certificare i prodotti che garantiscono il rispetto della normativa vigente in tema di contrasto allo sfruttamento lavorativo. Con l’istituzione della sezione territoriale della Relaq si punta a potenziare gli strumenti di contrasto del lavoro sommerso e dell’evasione contributiva, monitorando il mercato del lavoro e individuando ogni possibile azione in grado di contrastare la piaga dello sfruttamento della manodopera al fine di tutelare i lavoratori agricoli e la filiera produttiva.

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