Alle Isole Egadi si punta sul turismo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e del mare. E per garantire un futuro allo stesso movimento turistico ed evitare i problemi creati dai visitatori «mordi e fuggi». Si punta si un turismo di qualità e non di quantità, per rendere queste tre perle cullate da un mare cristallino, Favignana, Levanzo e Marettimo, ancora più speciali e vivibili.
Il turismo di massa
«D’ora in avanti - ha dichiarato il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione, nel corso dell'ultimo appuntamento di Fishtuna Festival, la kermesse sulle tradizioni legate al tonno e al territorio - dobbiamo capire che tipo di turismo vogliamo. Bisogna lavorare su tre linee di riferimento: ambiente, cultura e appunto turismo. Abbiamo dati straordinariamente positivi, che ci hanno fatto registrare il “sold out” un po’ ovunque. Ma abbiamo avuto anche tanto turismo di massa e dobbiamo essere consapevoli che le nostre isole hanno una sostenibilità limitata». Quest’anno, ha aggiunto Forgione, « si è manifestata tanta voglia di rompere con la solitudine in cui siamo piombati con la pandemia. Tantissimi i turisti arrivati. Un turismo di massa, legato anche alla vicinanza di Favignana alla costa trapanese che in qualche modo incentiva le gite mordi e fuggi». Un movimento a volte in contrasto con le esigenze di «difesa dell’ambiente e salvaguardia del mare, i nostri territori - ha affermato senza mezzi termini il sindaco delle Egadi - non possono sopportare la massa. E penso a quello che troviamo a Cala Rossa la domenica dopo che vanno via i tanti gitanti di una giornata».
I rifiuti raccolti
A luglio per esempio sono state raccolte 146 tonnellate in più di rifiuti, 85 solo di umido con tante difficoltà avendo a disposizione solo due mezzi per la raccolta. Al talk, moderato da Marco Romano, direttore del Giornale di Sicilia, che ha avuto per tema «Il futuro del turismo in tempi di pandemia», ha partecipato anche Marcello Mangia, presidente Aeroviaggi intervenuto proprio sul turismo di qualità. Mangia ha inaugurato a Favignana il nuovo «Favignana Premium Resort & Villas», punta di diamante della collection Aeroviaggi, realizzando il sogno di papà Antonio e ristrutturandolo in tempi record e in armonia con il contesto paesaggistico. Fiore all’occhiello, l’offerta gastronomica nei due ristoranti, classico e premium, affidato allo chef Peppe Giuffrè, ambasciatore del made in Italy e antesignano dello storytelling in cucina.
Il resort verde
E in questo contesto naturalistico straordinario dell’isola di Favignana, Marcello Mangia ha deciso di premere l’acceleratore sul fronte green, creando un orto vicino al Resort, perché il gusto sia sano e genuino. «Crediamo fortemente che la chiave per uno sviluppo sostenibile e duraturo – sostiene Marcello Mangia - stia nella qualità del prodotto offerto. Concordiamo con il sindaco che ha espresso le giuste preoccupazioni su un turismo con numeri fuori controllo che possano portare danno al fragile sistema di un'isola come Favignana, che anche a nostro avviso va protetta. Va favorito un turismo di qualità che può rendere Favignana e le Egadi in genere una destinazione unica nel Mediterraneo e non trasformandola in un rifugio per le vacanze a basso costo di brevissima durata e che possono solo distruggere sia il territorio che la reputazione della destinazione ».
Il bisogno di regole
«Servono regole nelle Egadi – aggiunge Francesco Fiore, direttore de I Pretti Resort – perché dobbiamo fare i conti con un turismo “mordi e fuggi” che porta poco o nulla. Non dico che non va bene, ma serve regolamentare e questo anche per non penalizzare i turisti che nelle isole rimangono per tanti giorni. Le regole servono a non far arrivare centinaia di imbarcazioni che calano le ancore e rovinano i fondali o le minicrociere».
Condizioni ideali per tutti
Tra i non ostili al “mordi e fuggi” c’è Giuseppe Rinaudo, dell’Associazione albergatori: «È anche vero che è di moda parlare di “mordi e fuggi” specie dopo una stagione dove le località turistiche di mezza Italia sono state prese d’assalto. Noi invece vogliamo ricercare le condizioni per cui questo turista non desti preoccupazioni. È la località che sceglie i suoi ospiti e non il contrario, e in ogni caso la stessa ha il dovere di mettere nelle condizioni migliori tutti i suoi visitatori. Serve far percepire al visitatore, sin dall’arrivo, la sensazione che niente sia lasciato al caso. Creare servizi e regole certe per la convivenza».
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