Serve al più presto un intervento tecnico per salvare lo Stagnone di Marsala. L'allarme lanciato dall’Associazione Strutture Turistiche, presieduta da Gaspare Giacalone, dalla “Pro Birgi”, diretta da Franco Gambina e dalla Associazione Ambientalista “Vivere Marsala”, è stato raccolto dal sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che ha richiesto ufficialmente alla Regione un intervento per l'affidamento dello Stagnone "condizione essenziale per attenzionare in maniera seria e concreta quella che è oggi, in maniera sempre più decisamente preoccupante, la criticità della Laguna protetta".
Le tre associazioni hanno lanciato un nuovo allarme per l’aggravarsi della situazione generale dell'area a causa del mancato riciclaggio delle acque.
Nei pressi di San Teodoro, nella zona antistante l’ingresso dell’Isola Lunga, si è da tempo infatti creata una vera e propria “secca”, presupposto della desertificazione della Laguna marsalese. A provocarla è il fiume Birgi che porta detriti e rifiuti di ogni genere che hanno determinato l'innalzamento del fondale di una delle principali “bocche” e che sta finendo per distruggere la flora e la fauna dello Stagnone per il venir meno di quel ricambio delle acque
che è già parecchio limitato proprio per la mancata apertura di quella “bocca nord” che consenta il riciclaggio delle acque in mare aperto.
L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.
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